GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO – INTERVISTA AD ALE E FRANZ

Quest’anno più che mai è giusto festeggiare la Giornata Mondiale del Teatro, con la speranza di poter tornare a sognare ed emozionarci dentro quelle sale il più presto possibile.
In occasione di questa giornata il pensiero va a tutti i lavoratori del settore, uomini e donne che ormai da un anno non possono più godere e farci godere della loro splendida Arte.

Abbiamo pensato di sottoporre una breve intervista ad ALE e FRANZ, grandi esponenti del teatro e cinema italiano, nonchè nostri testimonials, che scelgono di sostenere insieme a noi LIFC, Lega Italina Fibrosi Cistica Onlus con la Collezione dei gioielli solidali HOPE.

Parla il nostro Ale. 
Vale: Cosa ti manca del teatro e qual’ è secondo te l’aspetto più negativo di questa chiusura? Quale aspetto o valore ha negato anche al pubblico?

Ale: mi manca tutto del teatro. Mi manca (oltre a come ovvio che sia, esercitare il mio lavoro davanti ad un pubblico vero) mi manca girare il mio bellissimo paese che offre teatri storici in città d’arte meravigliose. Mi manca viaggiare, anche se dopo 25 anni di teatro uno pensa che ci si possa stufare, ma così non è.  Per quanto riguarda il pubblico, perché anche io faccio parte del pubblico, manca l’aggregazione che trasforma il pubblico che va a teatro in una sorta di attori. Perché il teatro senza pubblico non sarebbe teatro.

Vale: Hai la percezione che sia passato molto più di 1 anno dall’inizio della pandemia e cosa è cambiato?

Ale: sinceramente il tempo purtroppo vola, e non ho avuto una diversa percezione del tempo. Ma ho la sensazione di non avere davanti un pubblico da molto più tempo.

Vale: perché secondo te c’è stata meno attenzione sui teatri ,cinema e sulla cultura in generale ? Perché sono stati chiusi prima di altre attività? Ritieni che ci siano altre possibilità rispetto alla chiusura totale?

Ale: non so se c’è stata meno attenzione. Io purtroppo sono abbastanza sicuro, che sia stata una scelta giusta. Abbiamo una media di età alta, sia quella dei professionisti, che quella del pubblico. Restare aperti, sarebbe stato pericoloso. Però sono aperto a proposte alternative in caso ci fossero.

Vale: hai la sensazione che il pubblico abbia desiderio di tornare a teatro o al cinema e secondo te saranno vissuti allo stesso modo di prima?

Ale: di sicuro il teatro e il cinema avranno una impennata pazzesca quando riapriranno.

Vale: mi daresti 3 aggettivi che descrivano per te il grandissimo valore del teatro?

Ale: magico. Unico e irripetibile. Tutto ciò che hai visto quella sera, non lo rivedrai mai più. Per questo il teatro rimarrà per sempre una delle forme d’arte più simili alla vita.

Parla il nostro Franz
Vale: Hai la percezione che sia passato molto più di 1 anno dall’inizio della pandemia e cosa è cambiato?

Franz: non ho più percezioni temporali. So che è passato tanto tempo. Nella nostra vita è cambiato molto. Però cerco di usare questo periodo per riflettere, per trovare nuovi stimoli, per avere con Ale nuove cose da presentare al pubblico. Stiamo ragionando aspettando la riapertura, ma ci stiamo anche preparando per questo evento.

Vale: Cosa ti manca del teatro e qual’ è secondo te l’aspetto più negativo di questa chiusura? Quale aspetto o valore ha negato anche al pubblico?
Franz: quello che mi manca di più è il contatto con il pubblico perché ogni sera per noi che saliamo sul palco, puoi essere anche alla 100ª data ma finché non inizia lo spettacolo, finché non hai capito chi hai davanti, finché non hai creato quell’alchimia col pubblico, ogni serata è nuova. Mi manca anche l’aspetto non legato al palco. Noi abbiamo la fortuna di girare l’Italia, di vedere nuovi tanti posti. Era una cosa considerata scontata, ora non lo è più. Ci pensavo l’altro giorno: quanti bei posti abbiamo visto, quante persone abbiamo incontrato…

Indubbiamente mi manca anche questo aspetto del mio lavoro. Quante persone che si occupano di teatro, di programmazione, di organizzazioni interessanti, stimolanti. Quanti progetti abbiamo conosciuto confrontandoci con i direttori dei teatri che ci raccontavano i loro percorsi artistici nel programmare l’attività dei loro teatri. Mi manca questo scambio, questo incontro, che è poi un motivo di crescita molto forte per noi anche se non è strettamente legata al momento dello spettacolo ma ruota intorno ad esso.

Vale: mi daresti anche tu 3 aggettivi che descrivano per te il grandissimo valore del teatro?

Franz: certamente. I tre aggettivi che descrivono il valore del teatro sono per me: magia, creatività e, come diceva Gaber, partecipazione, perché quello che rende eccezionale uno spettacolo teatrale e che lo rende irripetibile è che ogni sera non è mai uguale alla sera successiva perché ciò che cambia è proprio il pubblico e la partecipazione col pubblico.

Vale: hai la sensazione che il pubblico abbia desiderio di tornare a teatro o al cinema e secondo te saranno vissuti allo stesso modo di prima?
Franz: Sono sicuro che quando si  ricomincerà la gente avrà voglia di vita, il teatro fa parte della vita e quindi sicuramente avrà il desiderio  di andare a vedere quello che gli artisti hanno voglia di raccontare, perché ci siamo caricati reciprocamente. Noi in questa fase di silenzio e loro in questa fase di aspettativa. Quindi sono sicuro che la magia del teatro si ricreerà ancora più forte e rinnovata di prima. Perché come succede sempre nei grandi amori, le distanze rafforzano le sensazioni, le emozioni…

Sono sicuro che tornare sui palchi farà bene a tutti.

GRAZIE ALE E FRANZ PER QUESTE MERAVIGLIOSE PAROLE CARICHE DI VERITA’ ED EMOZIONE.
VI ASPETTIAMO PRESTO E VI AMIAMO TANTISSIMO.
Perchè, come dice Ale, “Tutto ciò che hai visto quella sera, non lo rivedrai mai più. Per questo il teatro rimarrà per sempre una delle forme d’arte più simili alla vita.”